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IL BENESSERE PSICOLOGICO

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COS'E' IL BENESSERE PSICOLOGICO?

 

Il benessere psicologico può essere definito come uno stato nel quale l'individuo è in grado di sfruttare appieno le sue capacità mentali ed emotive per rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno.
In questo modo è possibile stabilire delle relazioni soddisfacenti con gli altri, adattarsi positivamente alle condizioni di vita e sentirsi a posto con se stessi. Si trova in una condizione di benessere psicologico la persona che riesce a rispondere costruttivamente alle difficoltà quotidiane e che riesce a gestire bene le relazioni nel lavoro, nella vita privata, nel tempo libero.
Oggi è condivisa l’idea che le persone per star bene non solo debbano godere di buona salute fisica ma anche di un valido sostegno sociale (amici, vicini, parenti) e di una condizione psicologica serena. La salute nel suo complesso è l’insieme di questi fattori che si integrano tra loro.
Nella vita di tutti i giorni questo stato non rimane immutabile ma cambia a seconda delle situazioni che ci troviamo a vivere e quindi è normale poter parlare di un maggiore o minore benessere percepito. Ci si trova in difficoltà quando le nostre risorse personali non ci permettono di ritrovare un equilibrio soddisfacente e ci si trova bloccati in situazioni e stati d’animo negativi.

 

 

QUANDO PUO' ESSERE UTILE LO PSICOLOGO?
 
Nel momento in cui si chiede aiuto, si sta attivando la parte più forte di noi stessi e non la più fragile, come comunemente si pensa.
Riconoscere un proprio momento di difficoltà e rivolgersi ad uno psicologo vuol dire essere consapevoli di sé, valutare i propri limiti, le proprie ferite, e sentire la necessità di trasformarle in risorse.  Lo psicologo è un mezzo, il benessere è il fine. Possono essere molti i motivi per chiedere una consulenza o un supporto psicologico. Di fatto ogni persona può sperimentare stati di disagio psicologico in vari momenti e condizioni della propria vita: di fronte ad eventi stressanti e dolorosi che gestisce con difficoltà, come ad esempio momenti legati alle problematiche della crescita, difficoltà di rapporto con gli altri, interrompere una relazione, cambiare lavoro, affrontare un lutto, affrontare una malattia, gestire il rapporto con i figli, il partner, ecc. Quando le situazioni stressanti esterne creano un circolo vizioso, difficile da gestire o sopportare, o quando rispetto al quale non si riesce a modificare le strategie per affrontare i problemi, l’effetto è uno stato di disagio più o meno importante che si esprime sempre attraverso le emozioni e i sentimenti: Ansia, Rabbia, Vergogna, Paura, Tristezza, Malinconia, Diffidenza, Sfiducia in sé, Sfiducia negli altri, Dubbio eccessivo, Senso di colpa, Rancore, Rimorso, Risentimento, Invidia, Gelosia. In queste circostanze, poiché lo stato di disagio personale diventa difficilmente gestibile, si rischia di non riuscire a intravedere vie d’uscita, si svalutano le proprie capacità, si rifiuta l’aiuto di chi ci sta vicino, o si viene rifiutati da chi ci sta vicino. Aumentano le distanze, aumenta la sofferenza.
Interrogarsi sui motivi del proprio disagio e difficoltà può rappresentare un momento importante con il supporto di uno psicologo. Quest’ultimo in sostanza potremmo definirlo come “l’esperto delle emozioni”, una figura professionale in grado di aiutare a fare il punto della situazione, tratteggiare il quadro d’insieme, gestire le emozioni disagevoli, recuperare le proprie risorse per affrontare i problemi con strumenti nuovi.
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